sabato 19 marzo 2016

Let's Talk - Speciale Festa del Papà -

Carissimi Book Lover!
Oggi è la FESTA DEL PAPA'! 


Per fare gli auguri a tutti i papà del mondo, ma sopratutto al mio, ho voluto fare una ricerca di libri che trattassero il tema tra padre e figlio. Ne ho trovati alcuni, ma vi elenco qui sotto quelli che mi hanno colpito di più. Voi conoscete storie di questo genere? Segnalatemeli nei commenti, sarò felicissima di darci un'occhiata! 



1.Con occhi di padre - Igor Salomone

Un uomo alle prese con uno dei ruoli più difficili che possano toccare a un uomo oggi. Un professionista dell’educazione minacciato dai terremoti della vita. Una figlia «simpatica, testarda, buffa, insopportabile, bella e dolcissima». E disabile.Una storia tra un padre e una figlia che parla dell’esser padre di ogni figlio, quando i figli sono quello che sono e chiedono ai padri di inventarsi e diventare. Parole che parlano di padri ai padri. E alle madri, e ai figli, e agli uomini e alle donne che di padri vogliono sentir parlare.Un libro nato in forma di diario, divenuto sin dalla prima edizione un motore di incontri, dibattiti, letture, esperienze teatrali.Un’opera in crescita continua, grazie agli sguardi che ha incontrato e continua a incontrare, sostenendoli.




2. Tutto bene . Paolo Ruffini

Per tutta la vita Stefano ha evitato di prendere impegni, di assumersi responsabilità. Non ha mai

voluto nulla che fosse "per sempre": né tatuaggi sulla pelle, né tantomeno legami personali. Si è limitato a galleggiare in una duplice esistenza. Davanti alla macchina da presa è "Steve" Nigiotti: attore brillante in rapida ascesa, disinvolto, esuberante. La sua vita di tutti i giorni, invece, è piuttosto squallida, solitaria e minata da ricorrenti attacchi di panico che lo paralizzano. Una sera qualcuno suona alla sua porta, ma non è la ragazza che Stefano stava aspettando: grandi occhi azzurri, faccino serio e trolley di Hello Kitty al seguito, Sara ha sette anni ed è... sua figlia. Peccato che lui non ne avesse idea. Non aveva mai nemmeno sospettato che dalla sua storia di una notte con la cubista Michi+ fosse nata una bimba, perché lei l'aveva sempre tenuto all'oscuro di tutto. Ora però Michi+ è finita in un guaio più grosso di lei, e qualcuno deve occuparsi della piccola Sara: tocca a Stefano. Per lui niente sarà più lo stesso: Sara prima gli metterà sottosopra la casa e la vita, poi lo rimetterà in riga con la sua saggezza di bambina abituata a prendersi cura dei "grandi" un po' incasinati che la circondano. Giorno dopo giorno, tra nuovi arrivi e il ritorno inaspettato di vecchie conoscenze, Stefano e Sara impareranno a vincere le rispettive paure e a volersi bene come mai avrebbero immaginato. E Stefano imparerà che "per sempre" può avere un suono meraviglioso.



3. Scazzi - Michele e Nicola Neri

Ottobre 2008. Il cellulare di Michele squilla: Nicola, suo figlio sedicenne, ha avuto un incidente in motorino. Nella frazione di un secondo, il mondo sembra scoppiare. Michele si precipita al pronto soccorso. Nicola è incolume, ma strano, sfuggente, ai suoi occhi quasi uno sconosciuto: e cos'è quel kimono uscito dal sottosella del motorino sfasciato? Comincia così il racconto a due voci del viaggio di un padre e di un figlio nel pianeta misterioso dove sai quando entri ma non se, né come, ne uscirai: l'adolescenza. Un viaggio lungo sette anni, che inizia con poche, laceranti parole di Nicola: "Non voglio più vederti". E prosegue, fra molti dubbi e quasi nessuna certezza, declinando l'intero dizionario della cosiddetta "età ingrata", in una Milano inquieta e spericolata, con le canoniche tappe ad Amsterdam, Barcellona, Berlino. Nicola, frenetico acrobata del rischio, che tenta di esorcizzare l'ansia per un futuro nebuloso con l'incessante trasgredire e provocare, dietro cui cela una disperata richiesta di attenzione. Michele, che non sa (ma, forse, soprattutto non vuole) esercitare la sua autorità paterna e, nonostante annidi speranze vanificate, di allarmi e inseguimenti del suo ragazzo in perenne fuga, resta saldo nella convinzione che "con un adolescente, ci vogliono occhi strabici: uno vede ancora il bambino, l'altro non può perdere di vista l'adulto che ti sta consumando l'esistenza", ma anche che un giorno, macinati milioni di parole in sfoghi e contrasti, andrà meglio.

4. Storie di padri e figli - Manul Vazquez Montalban
Pepe Carvalho alle prese con i difficili rapporti padre-figlio o madre-figlia. Un Carvalho un po' freudiano che si trova a sentenziare : "La sua colpa viene da lontano. Quasi quasi me la sento di dire che gli assassinii sono conseguenza di una vecchia colpa". Scrive Montalbàn: "Nessuno può sfuggire a questo rapporto. Siamo tutti figli di qualcuno, nonostante ci sia chi a sua volta si rifiuta di essere padre. Pertanto, il titolo di queste tre storie riguarda ogni potenziale lettore. D'altro canto, ogni racconto, per breve o lungo che sia, è pieno di padri e figli o di figli e padri. Ma credo, e da questo nasce il titolo generico del volume, che le storie qui raccontate si basino soprattutto sulle caratteristiche, anormali o subnormali, presentate talvolta dal rapporto tra padri e figli."




5. Beduina - Alicia Erian
"Il fidanzato di mia madre si è preso una cotta per me e lei mi ha mandato a vivere con papà". Come i lettori hanno modo di scoprire fin dalla prima riga, Jasira, l'adolescente protagonista di questo romanzo, tende a saltare i preliminari. Ma forse, come il fuori campo dei molti film a cui questa storia in qualche modo rimanda, sa che non esiste un modo piacevole, o garbato, o indolore, per dire quello che ha da dire: quindi lo dice e basta. E ci parla di papà, appunto, un ingegnere spaziale che lavora a Cape Canaveral ma ha nel sangue, e nelle mani, la violenza del Medio Oriente da cui proviene; del signor Vuoso, patriottico e muscoloso vicino di casa e collezionista di "Playboy", che del padre è il peggior nemico e di Jasira il primo seduttore; dei compagni di scuola che la chiamano 'beduina', di giochi che un tempo si sarebbero detti proibiti e di molto altro ancora. Sullo sfondo, freddo e acido, l'America suburbana negli anni della prima guerra del Golfo, dove il mondo che oggi abbiamo intorno stava vivendo la sua sinistra incubazione. E se la voce di Jasira ci regala a ogni pagina quanto di meglio a un racconto si può chiedere - tensione, humour (anche provocatorio), coinvolgimento -, lo sguardo di Alicia Erian si rivela uno dei più sorprendenti e singolari di questi anni.

Questi sono alcuni dei libri che mi hanno colpito di più! E voi? Ne conoscete qualcuno? 

AUGURI PAPA' 
 Ti voglio bene! 


All the love, 

-iaia-

2 commenti:

  1. Ho apprezzato in modo particolare questo post soprattutto per il tema trattato padre/figli, in più mi hai dato spunto per prossime letture

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